Gatto birmano: curiosità, carattere di una delle razze di gatti più amati

Il fascino del gatto birmano conquista praticamente tutti. Il suo aspetto regale e misterioso lo rende uno dei gatti più apprezzati e amati. Il gatto birmano è una delle razze più antiche del mondo, tanto che i primi della specie si incontrano nel tempio della Birmania, da cui deriva il suo nome.

Prima di iniziare la convivenza con un gatto birmano, è interessante scoprire qualche cosa in più su questa razza e sulle sue caratteristiche principali, quelle che lo differenziano dagli altri gatti, per estetica e per carattere.

Gatto birmano: curiosità e caratteristiche principali

 

  1. Curioso. Il gatto in generale è un animale a cui piace osservare, spesso dall'alto, per sentirsi sempre al sicuro. Il gatto birmano, però, è un vero e proprio ficcanaso! Attenzione quindi a tutto quello che lasciate in giro o aperto, perché è praticamente sicuro che lui andrà a metterci il muso (e le zampe)!
  2. Ama la compagnia. Al contrario di ciò che si dice dei gatti nella maggior parte dei casi, ovvero che sono solitari e che non amano farsi vedere da estranei alla famiglia, il gatto birmano è un animale davvero socievole. Certo non ama essere infastidito, ma non è uno di quei gatti che scappa appena sente arrivare qualcuno. Non gli piace stare solo per molte ore ed è questo il motivo per cui si sconsiglia un gatto birmano a chi trascorre molte ore lontano da casa. Non disdegna la compagnia dei bambini, purché lo trattino con rispetto, e convive serenamente anche con altri animali domestici eventualmente presenti in casa.
  3. Chiacchiera con il suo padrone. Ci sono gatti che per carattere non miagolano molto. Ma per quanto riguarda il gatto birmano, si potrebbe dire che l'intera razza ha la tendenza a miagolare parecchio con una vocina delicata, spesso in risposta al padrone, a cui è molto legato.
  4. Alla nascita il pelo è bianco. Quando viene al mondo, il gatto birmano presenta un pelo interamente bianco, che cambia colore col passare dei giorni (a meno che non si tratti di un birmano bianco che mantiene il suo colore candido).
  5. Il pelo non si annoda. Una delle caratteristiche più apprezzate del gatto birmano è legata al suo lungo e folto pelo. Nella quasi totalità dei casi, un pelo così particolare e ricco, nei gatti (ma anche nei cani), è da curare con molta attenzione e costanza, per evitare nodi ed eventuali fastidi all'animale, ma per quel che concerne il gatto birmano ci sono novità: il pelo del birmano non si annoda mai e per tale motivo non necessita di molto tempo nella cura.
  6. Era considerato sacro. Secondo la leggenda, il gatto birmano sarebbe sacro e si tratterebbe di un animale dalle origini divine. Ma cosa racconta la leggenda?

Gatto birmano: leggenda e origine

Come sempre accade, le leggende possono essere viste come un semplice e curioso racconto o come una storia con un fondo di realtà tramandata nei tempi e arrivata ai giorni nostri.

Nel caso del gatto birmano, la sua origine è da cercare molto lontano nel tempo e presenta qualcosa di divino. Ecco perché.

La leggenda legata al gatto di Birmania narra di un monaco che viveva sempre accanto al suo gatto bianco all'interno del Tempio di Tsun-Kian-Kse, la dea della trasmigrazione delle anime, la cui statua presentava due meravigliosi zaffiri al posto degli occhi.

Accadde che mentre il monaco era intento a pregare al cospetto della dea, egli venne aggredito da alcuni banditi e venne ferito. In seguito a questa aggressione, il monaco morì e proprio in quel momento il suo gatto sarebbe salito sul corpo del padrone, esattamente quando stava per avvenire la trasmigrazione dell'anima.

La dea Tsun-KIan-Kse decise di premiare la devozione del gatto verso il monaco. Da quell'istante il gatto si trasformò: gli occhi divennero blu come gli zaffiri della statua della dea, il pelo prese il colore dorato della statua, e le zampe, le uniche che poggiavano sul corpo del monaco, rimasero bianche come la tonaca dell'uomo.

Tutti i gatti del tempio modificarono il loro aspetto e quella notte ogni monaco venne svegliato dal proprio gatto fino a quando non si concluse la trasmigrazione dell'anima. Ogni monaco, dopo la morte, si sarebbe reincarnato nel proprio gatto, che richiamerà per sempre la dea da loro pregata.

Gatto sacro di Birmania: quanto vive?

Spesso, quando si decide di voler adottare un gatto, prima di tutto ci si chiede quanto tempo potrebbe vivere.

Il gatto birmano è un gatto piuttosto longevo: la sua vita media è di 12 - 16 anni.

Come per tutte le razze, anche il gatto birmano presenta delle debolezze che vanno considerate e rispettate. Mantenerlo in salute è il compito della famiglia umana che se ne occupa, prendendosene cura giorno dopo giorno e guardando sempre alle sue necessità e ai suoi bisogni, così da regalargli totale benessere a lungo.

Gatto birmano: prezzi?

Quanto costa un gatto birmano? In media, il prezzo a cui si può trovare un gatto sacro di Birmania si aggira intorno ai 700 euro.

Gatto

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